GM
2009-05-26 17:13:43 UTC
Voce fuori campo :
"All'attacco della salita del *TIRONE* furono colti dai primi
impercettibili sintomi da fatica: asfissia, occhi pallati, arresti
cardiaci, lingue felpate, aurore boreali, miraggi!!! ..."
(libera interpretazione tratta da "Fantozzi contro tutti" al secondo
giro della coppa Cobram. In realtà si trattava della "salitella di Viale
de Amicis, nominata poi tragicamente cima del Diavolo"
http://it.wikiquote.org/wiki/Fantozzi_contro_tutti )
Per chi non lo sapesse il "tirone" è l'amichevole (!) soprannome che è
stato coniato per la salita più lunga dell'ecomaratona del Ventasso.
In effetti lunga è lunga: dai 725 m dell'attraversamento del Rio Rondino
poco prima di Nismozza ai 1500 m del rifugio S.Maria Maddalena, 5 km e
mezzo di salita ininterrotta!
Ma a noi (quelli che il 12 luglio gareggeranno al Ventasso ma anche
chiunque altro abbia voglia di fare una bella gitarella in compagnia)
non fa paura... VERO ?!?!?!?!?!?!
E il modo migliore per non aver paura, è sfatare il mito e andare tutti
insieme a "togliere il selvatico" al tirone.
Come promesso qualche tempo addietro, in qualità di "esperto" (wow!)
della zona mi offro volontario per fare da guida.
La mia idea era di fare un gruppetto, partire dal centro di Busana
(stessa partenza dell'eco), risparmiare il primo "giretto" di 10 km
circa (Busana - Cervarezza - Busana) che non nasconde particolari
insidie, e seguire il percorso della gara nel tratto Busana - Nismozza -
tirone - S.Maria Maddalena.
Qui possiamo decidere:
A - se continuare sul percorso della gara: lago Calamone, passo "non mi
ricordo il nome" (vicino al lago Verde), e finchè ne abbiamo voglia (si
potrebbe anche finire tutto il giro mettendo assieme un lungo da una
trentina di km)
B - prendere il sentiero *stupendo* che dal rifugio sale in vetta (non
lo mettono nella gara perchè è leggermente esposto: nulla di
preoccupante ma in gara non si sa mai...): il primo tratto ripidissimo
quasi da "arrampicare" poi un fantastico crinale da correre a
perdifiato, per poi riunirsi in zona passo "non mi ricordo il nome"
(azzo che esperto che sono!) e decidere se rientrare o finire il giro
C - si accettano altre proposte
Il punto finale del programma prevede una birra in compagnia da qualche
parte...
Ora chiunque voglia partecipare, che partecipi o meno all'ecomaratona, è
strabenvenuto. Mi raccomando per chi è interessato un minimo di
attrezzatura: scarpe adatte (l'ideale sarebbe da trail, ma almeno non le
A1 o A2), zainetto con camel back e/o borracce, cellulare (non mi
ricordo se prende ovunque ma potrebbe fare comodo...) e voglia di
divertirsi.
Ovviamente il passo della gitarella sarà regolato sul più lento: chi ha
voglia di andare più veloce ogni tanto si fermerà ad aspettare (che tra
l'altro con l'ambiente che c'è attorno ne vale la pena, fidatevi!)
Io mi impegno a fare servizio "scopa" accompagnando l'ultimo in modo che
nessuno si possa perdere.
Il giorno lo mettiamo a votazione tra gli interessati, che sono pregati
di annotarsi quì sotto.
Lista degli iscritti:
1 - GM
2 - ...
"All'attacco della salita del *TIRONE* furono colti dai primi
impercettibili sintomi da fatica: asfissia, occhi pallati, arresti
cardiaci, lingue felpate, aurore boreali, miraggi!!! ..."
(libera interpretazione tratta da "Fantozzi contro tutti" al secondo
giro della coppa Cobram. In realtà si trattava della "salitella di Viale
de Amicis, nominata poi tragicamente cima del Diavolo"
http://it.wikiquote.org/wiki/Fantozzi_contro_tutti )
Per chi non lo sapesse il "tirone" è l'amichevole (!) soprannome che è
stato coniato per la salita più lunga dell'ecomaratona del Ventasso.
In effetti lunga è lunga: dai 725 m dell'attraversamento del Rio Rondino
poco prima di Nismozza ai 1500 m del rifugio S.Maria Maddalena, 5 km e
mezzo di salita ininterrotta!
Ma a noi (quelli che il 12 luglio gareggeranno al Ventasso ma anche
chiunque altro abbia voglia di fare una bella gitarella in compagnia)
non fa paura... VERO ?!?!?!?!?!?!
E il modo migliore per non aver paura, è sfatare il mito e andare tutti
insieme a "togliere il selvatico" al tirone.
Come promesso qualche tempo addietro, in qualità di "esperto" (wow!)
della zona mi offro volontario per fare da guida.
La mia idea era di fare un gruppetto, partire dal centro di Busana
(stessa partenza dell'eco), risparmiare il primo "giretto" di 10 km
circa (Busana - Cervarezza - Busana) che non nasconde particolari
insidie, e seguire il percorso della gara nel tratto Busana - Nismozza -
tirone - S.Maria Maddalena.
Qui possiamo decidere:
A - se continuare sul percorso della gara: lago Calamone, passo "non mi
ricordo il nome" (vicino al lago Verde), e finchè ne abbiamo voglia (si
potrebbe anche finire tutto il giro mettendo assieme un lungo da una
trentina di km)
B - prendere il sentiero *stupendo* che dal rifugio sale in vetta (non
lo mettono nella gara perchè è leggermente esposto: nulla di
preoccupante ma in gara non si sa mai...): il primo tratto ripidissimo
quasi da "arrampicare" poi un fantastico crinale da correre a
perdifiato, per poi riunirsi in zona passo "non mi ricordo il nome"
(azzo che esperto che sono!) e decidere se rientrare o finire il giro
C - si accettano altre proposte
Il punto finale del programma prevede una birra in compagnia da qualche
parte...
Ora chiunque voglia partecipare, che partecipi o meno all'ecomaratona, è
strabenvenuto. Mi raccomando per chi è interessato un minimo di
attrezzatura: scarpe adatte (l'ideale sarebbe da trail, ma almeno non le
A1 o A2), zainetto con camel back e/o borracce, cellulare (non mi
ricordo se prende ovunque ma potrebbe fare comodo...) e voglia di
divertirsi.
Ovviamente il passo della gitarella sarà regolato sul più lento: chi ha
voglia di andare più veloce ogni tanto si fermerà ad aspettare (che tra
l'altro con l'ambiente che c'è attorno ne vale la pena, fidatevi!)
Io mi impegno a fare servizio "scopa" accompagnando l'ultimo in modo che
nessuno si possa perdere.
Il giorno lo mettiamo a votazione tra gli interessati, che sono pregati
di annotarsi quì sotto.
Lista degli iscritti:
1 - GM
2 - ...