Magilla
2022-11-17 14:59:57 UTC
Ed eccoci all'epilogo stagionale.
Parto dalla settimana precedente.
Dopo avere gareggiato a "La Vallazza", come già riportato, mi dedico
alla rifinitura. Lunedì e Martedì faccio 10km con riscaldamento e alcuni
km a ritmo maratona (RM).
Si ma qual è il mio RM? Bella domanda!
Il mio obiettivo è di chiudere sotto le 3h, quindi 4'15" è sufficiente.
Gli indicatori però sono promettenti. Ho corso la mezza di Pisa al passo
di 3'45", che mi fa sperare in una maratona corsa ai 4'05". Il mio
sportwatch è ancora più ottimista, mi assegna(va) un Marathon Level di
83.6 (80 corrisponde alle 3h, il 100 immagino sia Kipchoge, o 2h, non
so). Gli amici mi vorrebbero vedere correrla ai 4 netti...
fatto sta che gli stessi indicatori sono in discesa da dopo Pisa. Non
capisco il motivo del perché dopo le gare mi toglie dei decimi (mentre
in occasione di un lento con una amica mi ha dato una frazione di punto
in più). Alla partenza il mio Marathon Level secondo Coros è di 82.4.
Sempre buono, ma questa discesa costante un po' mi preoccupa.
Torno agli allenamenti: il mercoledì faccio un lento in compagnia del
mio socio, e mi riprometto di fare un altro allenamento tra giovedì e
venerdì. Vorrei fare anche un ultima rifinitura il sabato, ma le cose
non andranno così.
Giovedì vado in palestra per fare un po' di ellittica, che mi risparmio
almeno i passi pur mantenendo le attività. Sento qualche piccolo dolore
all'anca dx: mai successo prima. Ho anche il piede sx, che invece mi
duole con una certa frequenza, che mi infastidisce: sento i lacci sempre
troppo stretti, nonostante io cerchi di lasciare l'allacciatura più
lasca (il piede è leggermente gonfio, ed è stato anche il motivo del
fallimento del lunghissimo). Decido quindi che il riposo/recupero è più
importante del resto. Salto quindi ogni attività fino al sabato.
Il sabato è previsto che con il socio andremo a Ravenna a ritirare il
pettorale. Ma anche questo piano salta per vari motivi.
A questo punto si deve decidere per la partenza con il socio. Non
riusciamo a trovare un vero accordo: lui preferisce arrivare
just-in-time (la partenza è alle 9.15, alle 8 siamo a ravenna, per il
riscaldamento basta poco che è uyna maratona, mica un 5km...), io
preferisco avere un po' di tempo per tutto, sia mai che capiti un
imprevisto, che ti scappi qualcosa, che ci sia fila a ritirare il
pettorale o ai bagni, o che sia difficile trovare parcheggio....
per me questo è motivo di ansia.
Sta di fatto che rimango d'accordo che se decido di partire prima per i
fatti miei lo avviso.
Punto varie sveglie per il giorno dopo, ma mi sveglierò prima della
prima sveglia. Meglio così, faccio colazione, mi preparo, e poco prima
delle 6 esco di casa (un'ora prima del previsto col socio).
Arrivo a Ravenna presto, e riesco a parcheggiare a tipo 300 metri dal
via. Non è ancora possibile ritirare il pacco gara e il pettorale,
approfitto per espletare i bisogni in un barettino grazioso e pulito.
(Successivamente proverò ad entrare in un sebach ma non è cosa, manco il
cesso di trainspotting fa così schifo).
Disbrigo le pratiche e quindi torno verso la macchina dove completerò il
set-up da competizione: le previsioni dei gg precedenti davano prima
partenza bagnata, poi gara molto bagnata, poi per fortuna al mattino
sembra che non pioverà. Ma sulla strada da Bologna qualche goccia è
caduta. Poche, pochissime, ma visto che ho professionalmente a che fare
con la meteorologia so bene che le previsioni -per definizione- si
possono sbagliare. Altrimenti non sarebbero previsioni, ma certezze.
(Nota sul pacco gara: sostanzialmente oltre alla maglietta (ho preso una
taglia adatta a mio figlio, che ne ho troppe) c'era un gel energetico e
un detergente a spruzzino. Una ragazza della Repubblica Ceca mi dona il
suo poiché non ha intenzione di portarlo a casa..
Opto quindi per indossare una giacca a vento smanicata sotto la
canottiera della società con pettorale applicato (oltre a una maglia
antisfregamento aderente), e i manicotti.
Questo perché mi aspetto che il tratto in campagna e sopratutto quello
verso il mare (e ritorno) saranno ventosi. E se capita anche la pioggia
può essere un problema grosso.
Per non lasciare nulla al caso, nella tasca dello smanicato metto un
paio di guantini (non li userò)
Questo per quanto riguarda dalla cintura in su.
Sotto la cintura indosso pandaloncini aderenti + pantaloncini classici,
come faccio spesso.
Polpacciere (che non avrei messo in caso di partenza bagnata, sia perché
la pioggia aiuta a mantenere fresche le gambe, sia perché da bagnati
peserebbero di più), i calzini Asics da competizione (lol), e come
scarpe le fidate Vaporfly (avevo con me anche un altro paio meno
performante che avrei utilizzato in caso di diluvio).
Per la cintura: decido di partire con 5 gel (uno ogni 7km, non voglio
rischiare di rimanere senza benzina nel finale) (più uno che assumo
prima del via) e non sapendo come funzioneranno i ristori mi premunisco
di fiaschetta da 450ml riempita con acqua e sali.
In totale mi carico di circa 800gr in più. So che è troppo o almeno io
lo reputo troppo, ma preferisco stare sereno anche da questo pdv.
L'idea è che in particolare i primi ristori potrebbero essere affollati
(si parte insieme alla mezza maratona, credo in totale più 3000
partecipanti), e/o che bere dai bicchierini possa essere un sfida nella
sfida.
Nel frattempo mi contatta il socio, che essendo partito più tardi non sa
dove mettere il borsone e la giacca (ha parcheggiato al palazzetto, dove
con la navetta ha raggiunto la zona di partenza).
Mi raggiunge e lascia nella mia macchina le sue cose... ah quanto è
strategico arrivare presto!
Per fortuna il dolore all'anca è passato del tutto, mentre quello al
piede perdura. Provo a giocarmela allentando più volte l'allacciatura,
ma c'è poco da fare, mi rassegno all'idea di correre per 42km con un
piccolo ma costante dolore.
Dopo avere organizzato le cose in eccesso, si va a consegnare la sacca,
per poi fare un po' di riscaldamento.
qui si cominciano a incrociare i conoscenti e le facce note: oltre a
tanti compagni di corse e di gare, vedo e saluto Milani e Soffientini
(già incontrati a Pisa). ma ci sono anche M. Altini (il guru del'HRV) e
P.Capriotti del canale YT "Your Personal Best"
L'atmosfera è molto bella, fatto di foto (da chi non ha lasciato il
telefono al deposito borse), scambi di tattiche di gara, auguri e
inboccallupo.
Nel frattempo perdo di vista il socio (scoprirò al termine che è dovuto
andare in bagno all'ultimo, ah quanto è strategico arrivare presto!)
A proposito di tattiche di gara, ho due opzioni: partire al ritmo ideale
di circa 4' al km, che so di potere tenere per almeno 32-34km e poi
cercare di non perdere troppo nel finale, oppure seguire i pacer delle
3h per poi ad un certo punto aumentare il passo (se mi rimane la forza)
Decido per la seconda.
Mi schiero in griglia dove trovo anche qui facce note: c'è Luca con
Francesca, entrambi runner di Bologna molto forti.
Lui giovane, lei (vincerà la categoria) è collega del mio socio. la
scena è un dejavu, che questo schieramento è lo stesso di Pisa. Mi
accordo quindi con Luca proponendo la strategia che avevo deciso.
Prima di chiudere questa prima parte che arriva fino al via, spendo due
parole sul mio rapporto con la città.
Conosco bene Ravenna, ma non la vedo da decenni. A Ravenna ho
frequentato le scuole superiori, quindi ho calpestato le sue strade per
diversi anni. Oltre alla (ma anche grazie alla) scuola ho fatto
ovviamente numerose amicizie, quindi la città l'ho frequentata non solo
per motivi di studio, ma anche per birrerie, pub, concerti, serate
varie, ma anche shopping ...
Ravenna era il capoluogo di una certa importanza di riferimento per chi
come me pur essendo targato FE viveva a solo una trentina di km (contro
la distanza doppia da Ferrara).
Per il momento è tutto. Scusate la confusione.
A presto!
Parto dalla settimana precedente.
Dopo avere gareggiato a "La Vallazza", come già riportato, mi dedico
alla rifinitura. Lunedì e Martedì faccio 10km con riscaldamento e alcuni
km a ritmo maratona (RM).
Si ma qual è il mio RM? Bella domanda!
Il mio obiettivo è di chiudere sotto le 3h, quindi 4'15" è sufficiente.
Gli indicatori però sono promettenti. Ho corso la mezza di Pisa al passo
di 3'45", che mi fa sperare in una maratona corsa ai 4'05". Il mio
sportwatch è ancora più ottimista, mi assegna(va) un Marathon Level di
83.6 (80 corrisponde alle 3h, il 100 immagino sia Kipchoge, o 2h, non
so). Gli amici mi vorrebbero vedere correrla ai 4 netti...
fatto sta che gli stessi indicatori sono in discesa da dopo Pisa. Non
capisco il motivo del perché dopo le gare mi toglie dei decimi (mentre
in occasione di un lento con una amica mi ha dato una frazione di punto
in più). Alla partenza il mio Marathon Level secondo Coros è di 82.4.
Sempre buono, ma questa discesa costante un po' mi preoccupa.
Torno agli allenamenti: il mercoledì faccio un lento in compagnia del
mio socio, e mi riprometto di fare un altro allenamento tra giovedì e
venerdì. Vorrei fare anche un ultima rifinitura il sabato, ma le cose
non andranno così.
Giovedì vado in palestra per fare un po' di ellittica, che mi risparmio
almeno i passi pur mantenendo le attività. Sento qualche piccolo dolore
all'anca dx: mai successo prima. Ho anche il piede sx, che invece mi
duole con una certa frequenza, che mi infastidisce: sento i lacci sempre
troppo stretti, nonostante io cerchi di lasciare l'allacciatura più
lasca (il piede è leggermente gonfio, ed è stato anche il motivo del
fallimento del lunghissimo). Decido quindi che il riposo/recupero è più
importante del resto. Salto quindi ogni attività fino al sabato.
Il sabato è previsto che con il socio andremo a Ravenna a ritirare il
pettorale. Ma anche questo piano salta per vari motivi.
A questo punto si deve decidere per la partenza con il socio. Non
riusciamo a trovare un vero accordo: lui preferisce arrivare
just-in-time (la partenza è alle 9.15, alle 8 siamo a ravenna, per il
riscaldamento basta poco che è uyna maratona, mica un 5km...), io
preferisco avere un po' di tempo per tutto, sia mai che capiti un
imprevisto, che ti scappi qualcosa, che ci sia fila a ritirare il
pettorale o ai bagni, o che sia difficile trovare parcheggio....
per me questo è motivo di ansia.
Sta di fatto che rimango d'accordo che se decido di partire prima per i
fatti miei lo avviso.
Punto varie sveglie per il giorno dopo, ma mi sveglierò prima della
prima sveglia. Meglio così, faccio colazione, mi preparo, e poco prima
delle 6 esco di casa (un'ora prima del previsto col socio).
Arrivo a Ravenna presto, e riesco a parcheggiare a tipo 300 metri dal
via. Non è ancora possibile ritirare il pacco gara e il pettorale,
approfitto per espletare i bisogni in un barettino grazioso e pulito.
(Successivamente proverò ad entrare in un sebach ma non è cosa, manco il
cesso di trainspotting fa così schifo).
Disbrigo le pratiche e quindi torno verso la macchina dove completerò il
set-up da competizione: le previsioni dei gg precedenti davano prima
partenza bagnata, poi gara molto bagnata, poi per fortuna al mattino
sembra che non pioverà. Ma sulla strada da Bologna qualche goccia è
caduta. Poche, pochissime, ma visto che ho professionalmente a che fare
con la meteorologia so bene che le previsioni -per definizione- si
possono sbagliare. Altrimenti non sarebbero previsioni, ma certezze.
(Nota sul pacco gara: sostanzialmente oltre alla maglietta (ho preso una
taglia adatta a mio figlio, che ne ho troppe) c'era un gel energetico e
un detergente a spruzzino. Una ragazza della Repubblica Ceca mi dona il
suo poiché non ha intenzione di portarlo a casa..
Opto quindi per indossare una giacca a vento smanicata sotto la
canottiera della società con pettorale applicato (oltre a una maglia
antisfregamento aderente), e i manicotti.
Questo perché mi aspetto che il tratto in campagna e sopratutto quello
verso il mare (e ritorno) saranno ventosi. E se capita anche la pioggia
può essere un problema grosso.
Per non lasciare nulla al caso, nella tasca dello smanicato metto un
paio di guantini (non li userò)
Questo per quanto riguarda dalla cintura in su.
Sotto la cintura indosso pandaloncini aderenti + pantaloncini classici,
come faccio spesso.
Polpacciere (che non avrei messo in caso di partenza bagnata, sia perché
la pioggia aiuta a mantenere fresche le gambe, sia perché da bagnati
peserebbero di più), i calzini Asics da competizione (lol), e come
scarpe le fidate Vaporfly (avevo con me anche un altro paio meno
performante che avrei utilizzato in caso di diluvio).
Per la cintura: decido di partire con 5 gel (uno ogni 7km, non voglio
rischiare di rimanere senza benzina nel finale) (più uno che assumo
prima del via) e non sapendo come funzioneranno i ristori mi premunisco
di fiaschetta da 450ml riempita con acqua e sali.
In totale mi carico di circa 800gr in più. So che è troppo o almeno io
lo reputo troppo, ma preferisco stare sereno anche da questo pdv.
L'idea è che in particolare i primi ristori potrebbero essere affollati
(si parte insieme alla mezza maratona, credo in totale più 3000
partecipanti), e/o che bere dai bicchierini possa essere un sfida nella
sfida.
Nel frattempo mi contatta il socio, che essendo partito più tardi non sa
dove mettere il borsone e la giacca (ha parcheggiato al palazzetto, dove
con la navetta ha raggiunto la zona di partenza).
Mi raggiunge e lascia nella mia macchina le sue cose... ah quanto è
strategico arrivare presto!
Per fortuna il dolore all'anca è passato del tutto, mentre quello al
piede perdura. Provo a giocarmela allentando più volte l'allacciatura,
ma c'è poco da fare, mi rassegno all'idea di correre per 42km con un
piccolo ma costante dolore.
Dopo avere organizzato le cose in eccesso, si va a consegnare la sacca,
per poi fare un po' di riscaldamento.
qui si cominciano a incrociare i conoscenti e le facce note: oltre a
tanti compagni di corse e di gare, vedo e saluto Milani e Soffientini
(già incontrati a Pisa). ma ci sono anche M. Altini (il guru del'HRV) e
P.Capriotti del canale YT "Your Personal Best"
L'atmosfera è molto bella, fatto di foto (da chi non ha lasciato il
telefono al deposito borse), scambi di tattiche di gara, auguri e
inboccallupo.
Nel frattempo perdo di vista il socio (scoprirò al termine che è dovuto
andare in bagno all'ultimo, ah quanto è strategico arrivare presto!)
A proposito di tattiche di gara, ho due opzioni: partire al ritmo ideale
di circa 4' al km, che so di potere tenere per almeno 32-34km e poi
cercare di non perdere troppo nel finale, oppure seguire i pacer delle
3h per poi ad un certo punto aumentare il passo (se mi rimane la forza)
Decido per la seconda.
Mi schiero in griglia dove trovo anche qui facce note: c'è Luca con
Francesca, entrambi runner di Bologna molto forti.
Lui giovane, lei (vincerà la categoria) è collega del mio socio. la
scena è un dejavu, che questo schieramento è lo stesso di Pisa. Mi
accordo quindi con Luca proponendo la strategia che avevo deciso.
Prima di chiudere questa prima parte che arriva fino al via, spendo due
parole sul mio rapporto con la città.
Conosco bene Ravenna, ma non la vedo da decenni. A Ravenna ho
frequentato le scuole superiori, quindi ho calpestato le sue strade per
diversi anni. Oltre alla (ma anche grazie alla) scuola ho fatto
ovviamente numerose amicizie, quindi la città l'ho frequentata non solo
per motivi di studio, ma anche per birrerie, pub, concerti, serate
varie, ma anche shopping ...
Ravenna era il capoluogo di una certa importanza di riferimento per chi
come me pur essendo targato FE viveva a solo una trentina di km (contro
la distanza doppia da Ferrara).
Per il momento è tutto. Scusate la confusione.
A presto!