Magilla
2022-04-12 12:59:50 UTC
Carissimi,
sabato ho gareggiato nella gara competitiva in oggetto.
È stata un po' imprevista, mi sono iscritto solo 2 giorni prima, e il
giorno prima ci ho ripensato. Poi spiego meglio. Se avete voglia, seguitemi.
Vado in ordine: con i soliti amici di corse abbiamo deciso di fare
l'abbonamento per l'accesso in pista.
Quindi mercoledì scorso abbiamo fatto un po' di ripetute lunghe in vista
dell'obbiettivo target di primavera (che sarà una mezza), io ho provato
un 5x2k a ritmo mezza -10" (nei miei sogni).
Fatto sta che con la pista è scattato l'ammore, davvero una bel correre.
L'allenamento l'ho portato a casa in qualche modo.
Come detto giovedì, anche confortato dal ritmo tenuto nelle ripetute del
giorno prima mi sono iscritto alla gara per il sabato, con l'obiettivo
di fare un PB sui 10k, che il mio attuale l'ho fatto all'unica mezza
alla quale ho partecipato. Nelle gambe dovrei averlo.
Giovedì sera ho poi fatto una corsetta lenta, per recuperare un po' le
gambe, davvero bollite dal giorno prima. Già questa corsa però ha
manifestato i primi problemi: oltre alle gambe pesanti c'era un vento
forte e fastidioso. Vabbé.
Dopo la corsa festeggio un compleanno e ci ritroviamo a bere e mangiare
come gli atleti non dovrebbero fare. Non lo dovrebbero fare mai, di
certo non a 2gg da una gara. Ho usato la parola "atleti" a sproposito,
ma tra alcool e dolci non mi sono fatto troppi problemi, il senso è questo.
Venerdì riposo con la corsa, che le gambe ancora risentono delle ripetute.
Intanto, visto il vento forte che continua a tormentare i runner su
strava, do' un occhiata alle previsioni meteo per Solarolo per il
pomeriggio del sabato (la pertenza è alle 16). C'è allerta vento, ma
pure con la pioggia non si scherza. Non tutte le mie fonti concordano,
sull'orario, ma la pioggia, anche di una certa importanza, vien data con
probabilità >90%.
Tra pioggia e vento forti il divertimento della gara viene meno.
Informo il pres. della mia società che potrei dare forfait, e mi pento
di essermi iscritto.
La sera la mujera mi propone un attimo di relax dopo il lavoro, e ci
concediamo un'aperitivo: abbiamo fatto 30... e poi forse domani non corro...
Con il mio socio decidiamo che almeno a Solarolo ci dobbiamo andare, e
poi decideremo.
Sabato quindi faccio un pasto a metà mattina, per non avere problemi
alla partenza, e poi partiamo alla volta della cittadina che ha dato i
natali alla Pausini. Nel frattempo è chiaro che il vento sarà
protagonista. La pioggia chissà, per il momento c'è il sole, ma pare in
arrivo.
Il timore per la pioggia mi ha fatto escludere di correre con scarpe in
piastra al carbonio, che quando ho provato le asics magic speed
sull'umido tutta l'attenzione era posta nel non scivolare (ho corso con
le UA Flow Velocity Speed, scarpa che mi piace).
Pressoché tutti gli altri runner correvano col carbonio...
Ritiro pettorali, foto di rito, chiacchiere con altri runner (c'è la
mitica Federica Moroni https://www.instagram.com/p/CcLA8Y_IdQj/)
riscaldamento, e mi ritrovo ai nastri di partenza: è deciso, si corre.
Imposto malissimo la mia corsa: parto fortissimo, oltre i mie limiti.
Per 2.5km sto con il gruppo di testa, ma poi comincio a sentire una
fitta fortissima al costato. Penso di tutto: ritirarmi, o camminare un
po' e cercare di recuperare.
Nel frattempo perdo il gruppo di testa e un secondo gruppetto mi supera.
Mi aggancio a questo, cercando di tenere duro, senza fermarmi, ma
rallentando, poi perdo anche contatto con questo, il dolore è forte,
rallento. Il tutto correndo controvento, come tutti gli altri, ma se hai
dolore il vento contrario rompe ben di più.
Cerco di non scoraggiarmi, capisco che non posso puntare al PB, i miei
parziali si alzano, e il delta km veloce-lento sarà di ben 40".
Da quel PdV la gara è compromessa. Ma va comunque portata a casa, e devo
pure tornare al via.
Dal Km7 riesco finalmente a ritrovare un ritmo discreto, complice anche
il vento che diventa a favore, e cerco di difendere la posizione.
Tra le tante scuse che presento, ci aggiungo anche che il punto di
ristoro era a metà percorso, e non al km5 come speravo durante le mie
difficoltà maggiori.
Verso la fine decido che l'ultimo km devo provare a dare tutto, e
accelerare. Quando ci arrivo davvero però penso che sia una pessima
idea, mi accontento di superare uno che non ne ha più, e cedo il passo a
uno che ne ha più di me.
Chiudo la gara in 56:02. il mio watch misura la distanza in 13.84Km
anziché 14. A vedere gli altri partecipanti su strava il circuito è
effettivamente più corto, e durante la corsa i segni a terra dei km
erano perfettamente in sync col mio Coros.
Il ritmo effettivo passerebbe quindi da 4'/km a 4:03.
L'obiettivo era correre a una decina di secondi più veloce, un paio di
minuti in meno quindi sul totale.
Il tempo non mi soddisfa troppo, ma la gestione delle difficoltà si.
Senza contare che non l'ho per niente preparata, avendola decisa
all'ultimo momento.
Per alcuni versi ho fatto l'esatto contrario di ciò che si dovrebbe fare
in vista di una gara. E visto che le difficoltà capitano, mi sono fatto
una piccola esperienza sul come uscirne.
Sul dolore provato in gara "incolpo" la dieta dei giorni precedenti la
gara, il vento, e lo sforzo che non era alla mia portata. Quindi incolpo
me, alla il vento era da gestire con più intelligenza.
Alla fine ho pure ritirato un premio: riconoscevano i primi 20 per
categoria (categorie allargate), e l'occasione era ghiotta per provare
l'emozione di essere chiamati e ricevere un pacco.
Poi ha piovuto, ma ormai ero di ritorno.
Per gli amanti dei (miei) dati, e per il tracciato
https://www.strava.com/activities/6955003137/overview
Locandina dell'evento
https://tebotateamorg.files.wordpress.com/2022/03/2022_gl_conti-1.pdf
Grazie dell'attenzione!
sabato ho gareggiato nella gara competitiva in oggetto.
È stata un po' imprevista, mi sono iscritto solo 2 giorni prima, e il
giorno prima ci ho ripensato. Poi spiego meglio. Se avete voglia, seguitemi.
Vado in ordine: con i soliti amici di corse abbiamo deciso di fare
l'abbonamento per l'accesso in pista.
Quindi mercoledì scorso abbiamo fatto un po' di ripetute lunghe in vista
dell'obbiettivo target di primavera (che sarà una mezza), io ho provato
un 5x2k a ritmo mezza -10" (nei miei sogni).
Fatto sta che con la pista è scattato l'ammore, davvero una bel correre.
L'allenamento l'ho portato a casa in qualche modo.
Come detto giovedì, anche confortato dal ritmo tenuto nelle ripetute del
giorno prima mi sono iscritto alla gara per il sabato, con l'obiettivo
di fare un PB sui 10k, che il mio attuale l'ho fatto all'unica mezza
alla quale ho partecipato. Nelle gambe dovrei averlo.
Giovedì sera ho poi fatto una corsetta lenta, per recuperare un po' le
gambe, davvero bollite dal giorno prima. Già questa corsa però ha
manifestato i primi problemi: oltre alle gambe pesanti c'era un vento
forte e fastidioso. Vabbé.
Dopo la corsa festeggio un compleanno e ci ritroviamo a bere e mangiare
come gli atleti non dovrebbero fare. Non lo dovrebbero fare mai, di
certo non a 2gg da una gara. Ho usato la parola "atleti" a sproposito,
ma tra alcool e dolci non mi sono fatto troppi problemi, il senso è questo.
Venerdì riposo con la corsa, che le gambe ancora risentono delle ripetute.
Intanto, visto il vento forte che continua a tormentare i runner su
strava, do' un occhiata alle previsioni meteo per Solarolo per il
pomeriggio del sabato (la pertenza è alle 16). C'è allerta vento, ma
pure con la pioggia non si scherza. Non tutte le mie fonti concordano,
sull'orario, ma la pioggia, anche di una certa importanza, vien data con
probabilità >90%.
Tra pioggia e vento forti il divertimento della gara viene meno.
Informo il pres. della mia società che potrei dare forfait, e mi pento
di essermi iscritto.
La sera la mujera mi propone un attimo di relax dopo il lavoro, e ci
concediamo un'aperitivo: abbiamo fatto 30... e poi forse domani non corro...
Con il mio socio decidiamo che almeno a Solarolo ci dobbiamo andare, e
poi decideremo.
Sabato quindi faccio un pasto a metà mattina, per non avere problemi
alla partenza, e poi partiamo alla volta della cittadina che ha dato i
natali alla Pausini. Nel frattempo è chiaro che il vento sarà
protagonista. La pioggia chissà, per il momento c'è il sole, ma pare in
arrivo.
Il timore per la pioggia mi ha fatto escludere di correre con scarpe in
piastra al carbonio, che quando ho provato le asics magic speed
sull'umido tutta l'attenzione era posta nel non scivolare (ho corso con
le UA Flow Velocity Speed, scarpa che mi piace).
Pressoché tutti gli altri runner correvano col carbonio...
Ritiro pettorali, foto di rito, chiacchiere con altri runner (c'è la
mitica Federica Moroni https://www.instagram.com/p/CcLA8Y_IdQj/)
riscaldamento, e mi ritrovo ai nastri di partenza: è deciso, si corre.
Imposto malissimo la mia corsa: parto fortissimo, oltre i mie limiti.
Per 2.5km sto con il gruppo di testa, ma poi comincio a sentire una
fitta fortissima al costato. Penso di tutto: ritirarmi, o camminare un
po' e cercare di recuperare.
Nel frattempo perdo il gruppo di testa e un secondo gruppetto mi supera.
Mi aggancio a questo, cercando di tenere duro, senza fermarmi, ma
rallentando, poi perdo anche contatto con questo, il dolore è forte,
rallento. Il tutto correndo controvento, come tutti gli altri, ma se hai
dolore il vento contrario rompe ben di più.
Cerco di non scoraggiarmi, capisco che non posso puntare al PB, i miei
parziali si alzano, e il delta km veloce-lento sarà di ben 40".
Da quel PdV la gara è compromessa. Ma va comunque portata a casa, e devo
pure tornare al via.
Dal Km7 riesco finalmente a ritrovare un ritmo discreto, complice anche
il vento che diventa a favore, e cerco di difendere la posizione.
Tra le tante scuse che presento, ci aggiungo anche che il punto di
ristoro era a metà percorso, e non al km5 come speravo durante le mie
difficoltà maggiori.
Verso la fine decido che l'ultimo km devo provare a dare tutto, e
accelerare. Quando ci arrivo davvero però penso che sia una pessima
idea, mi accontento di superare uno che non ne ha più, e cedo il passo a
uno che ne ha più di me.
Chiudo la gara in 56:02. il mio watch misura la distanza in 13.84Km
anziché 14. A vedere gli altri partecipanti su strava il circuito è
effettivamente più corto, e durante la corsa i segni a terra dei km
erano perfettamente in sync col mio Coros.
Il ritmo effettivo passerebbe quindi da 4'/km a 4:03.
L'obiettivo era correre a una decina di secondi più veloce, un paio di
minuti in meno quindi sul totale.
Il tempo non mi soddisfa troppo, ma la gestione delle difficoltà si.
Senza contare che non l'ho per niente preparata, avendola decisa
all'ultimo momento.
Per alcuni versi ho fatto l'esatto contrario di ciò che si dovrebbe fare
in vista di una gara. E visto che le difficoltà capitano, mi sono fatto
una piccola esperienza sul come uscirne.
Sul dolore provato in gara "incolpo" la dieta dei giorni precedenti la
gara, il vento, e lo sforzo che non era alla mia portata. Quindi incolpo
me, alla il vento era da gestire con più intelligenza.
Alla fine ho pure ritirato un premio: riconoscevano i primi 20 per
categoria (categorie allargate), e l'occasione era ghiotta per provare
l'emozione di essere chiamati e ricevere un pacco.
Poi ha piovuto, ma ormai ero di ritorno.
Per gli amanti dei (miei) dati, e per il tracciato
https://www.strava.com/activities/6955003137/overview
Locandina dell'evento
https://tebotateamorg.files.wordpress.com/2022/03/2022_gl_conti-1.pdf
Grazie dell'attenzione!