Gert dal pozzo
2005-10-02 22:11:38 UTC
Stiamo entrando nel periodo specifico della preparazione, quindi sempre più
kilometri. E' stata una settimana molto dura e ho risentito molto (e forse
troppo, ho paura) il tanto carico dei ultimi 15 giorni.
Passiamo subito al riepilogo:
Km tot: 76
26/09/2005 rigenerante 50'
27/09/2005 Variazioni su RG:
9x1000 poco più lento del RG (4'46-4'39-4'44-4'42-4'41-4'42-4'44-4'44-4'40)
8x1000 veloci (4'17-4'22-4'20-4'18-4'19-4'21-4'21-4'24)
29/09/2005 Ritmo gara con variazioni e progressione:
10K 46'55 + 6k 27'50 (con un 1000 4'28 e un 2000 8'31) + 10k 45'00"
01/10/2005 1h10' rigenerante con 3K salita al 5% in 15'12"
02/102005 Gara di 13,6Km: riscaldamento + 7 Km poi stop per infortunio
Il martedì avevo a che fare con le ripetute con recupero attivo. Prima
dell'allenamento avevo delle sensazioni di fiacchezza, poco carine davvero.
POi sono partito e pur non essendo molto veloce i 1000 venivano bene e
soprattutto recuperavo con facilità. Col senno di poi ho sbagliato
allenamento, dovevo cercare di fare più potenza aerobica con meno Km
complessivi. Infatti gli ultimi 4-5Km sono stati molto molto duri, anche se
poi li ho conclusi tutti in tempi decenti: ma un allenamento del genere non
era il caso lo facessi ancora a 9 settimane dalla maratona, troppo
sfiancante. In ogni caso non sono andato pianissimo quindi non ci sono
rimasto molto male....
Faccio una parentesi dopo questo allenamento: ritengo che siano queste delle
sedute veramente affaticanti , specie per la mente. Superarle aiuta molto ad
avere fiducia nella propria preparazione e nel proprio corpo, e senza quella
non si potrebbe andare avanti. La parte dura è il durante: specie quando si
deve rivaleggiare con il cronometro e/o il cardio.
Quale è uno dei pericoli? Io credo che sia per molti l'ossessione del
cronometro. Sapere che si devono tenere ritmi ben definiti - specie se
alcuni test hanno quantificato grandezze come le soglie aerobiche e
anaerobiche - è uno stress mentale per cui nel caso non si riesca a tenerli
il rischio di accorciare l'allenaemnto per tale deficit psicologico è
notevole. Pensiamo al Km di recupero: sapere che lo si deve correre
velocemente, a un ritmo che si avvicina a quello della maratona, impone di
non rallentare troppo: ma se non si riesce a farlo e tocca rallentare è
facile che prenda uno sconforto tale da mandare tutto alle ortiche. Credo
che per molti possa accadere o stesso anche con il cardio, ossia vedere che
le pulsazioni salgono più del dovuto. Occorre la massima attenzione e
concentrazione in questi allenamenti, è essenziale non badare più di tanto
ai tempi ma alle proprie sensazioni: è ovvio che solo il podista abbastanza
esperto lo può fare ma è essenziale cercare di maturare, oltre che la
sensibilità ai ritmi, anche la sensibilità alla fatica. Gli allenamenti non
sono mai uguali, ci si arriva con carichi diversi, è ovvio che ci si è
spremuti molto non si avrà la brillantezza per reggere certi ritmi: ma io
ritengo che il valore dell'alleanmento resti tutto, e addirittura può essere
ulteriormente più allenante dal lato mentale per l'abitudine che si fa a
correre in condizioni di scarsa brillantezza (d'altronde al 30° Km tanto
freschi non si può essere...). Dato che poi se si arriva stanchi è probabile
che non si abbia il serbatorio di glicogeno pieno è probabile che si abitui
il corpo a correre cercando di utilizzare un pochino di grassi in più.
Il giovedì temevo di subire i postumi delle variazioni del martedì, avevo
programmato questo lungo da farsi in pianura a un ritmo elevato e in lieve
progressione. Clima molto umido e piovigginoso. Parto tranquillo e sento di
non avere nelle gambe la stanchezza del martedì, tutto sommato non aver
avvicinato la zona lattacida mi ha permesso di non affaticare troppo le
gambe, e eanche tutti i Km fatti non mi avevano lasciato segni. Partenza
tranquilla, dicevo, ma non troppo, riesco a veleggiare sui 4'40 senza grossi
problemi con buona facilità e scioltezza. Dopo 10Km decido di fare delle
variazioni di ritmo per non sentire la noia, ecco un mille a ritmo gara
intorno ai 4'30, recupero in scioltezza un paio di Km sui 4050 e poi parto
per un 2000 con la volontà di sciogliere la gamba e spingere un pochetto,
anche per affaticarmi un minimo per il finale. Sento buone sensazioni
nonostante un pochino di stanchezza chiudo i 2000 in 8'31 (4'18 + 4'13),
altro Km in tranquillità e parto per gli ultimi 10Km. Sento ancora la
brillantezza del 2000 che invece di affaticarmi mi hanno dato vivacità,
parto bene (2000 8'56") e reggo fino in fondo chiudendo gli ultimi 10Km in
45' spaccati. Allenamento duro però: mi accorgo che forse ho voglia di
strafare, d'altra parte la domenica non avrei corso causa gara breve e
quindi un allenamento duro e lungo ci voleva.
Sabato 1h10 di rigenerante.... e chi ha voglia di andar piano?!? Almeno un
pochino devo lasciar andare le gambe. Dato che ho sempre fatto poca salita (
i miei tendini protestavano sempre ...) , che la giornata è splendida e
assolatae che le colline mi chiamano a gran voce, mi metto alla prova con un
3000 su una salita varia ma in media sul 5%: alla fine stacco un buon 15'12"
che, con ancora nelle gambe una bella pesantezza, non è per niente male:
tranquillo poi fino a casa.
Quanto alla domenica, ho già scritto nell'altro messaggio.
Il morale, devo dire, è abbastanza a terra. Certo, fosse stato un altro tipo
di infortunio sarei messo ancor peggio invece spero di poter riprendere
abbastanza presto. La prossima settimana sarebbe stato comunque di recupero
quindi non perderò moltissimo in termini di allenamenti importanti. Dovrò
stare attento inoltre a non ingrassare, cosa che mi risulta facilissima nei
periodi di stop. Ma la motivazione c'è ancora, e la voglia di correre più di
prima.
kilometri. E' stata una settimana molto dura e ho risentito molto (e forse
troppo, ho paura) il tanto carico dei ultimi 15 giorni.
Passiamo subito al riepilogo:
Km tot: 76
26/09/2005 rigenerante 50'
27/09/2005 Variazioni su RG:
9x1000 poco più lento del RG (4'46-4'39-4'44-4'42-4'41-4'42-4'44-4'44-4'40)
8x1000 veloci (4'17-4'22-4'20-4'18-4'19-4'21-4'21-4'24)
29/09/2005 Ritmo gara con variazioni e progressione:
10K 46'55 + 6k 27'50 (con un 1000 4'28 e un 2000 8'31) + 10k 45'00"
01/10/2005 1h10' rigenerante con 3K salita al 5% in 15'12"
02/102005 Gara di 13,6Km: riscaldamento + 7 Km poi stop per infortunio
Il martedì avevo a che fare con le ripetute con recupero attivo. Prima
dell'allenamento avevo delle sensazioni di fiacchezza, poco carine davvero.
POi sono partito e pur non essendo molto veloce i 1000 venivano bene e
soprattutto recuperavo con facilità. Col senno di poi ho sbagliato
allenamento, dovevo cercare di fare più potenza aerobica con meno Km
complessivi. Infatti gli ultimi 4-5Km sono stati molto molto duri, anche se
poi li ho conclusi tutti in tempi decenti: ma un allenamento del genere non
era il caso lo facessi ancora a 9 settimane dalla maratona, troppo
sfiancante. In ogni caso non sono andato pianissimo quindi non ci sono
rimasto molto male....
Faccio una parentesi dopo questo allenamento: ritengo che siano queste delle
sedute veramente affaticanti , specie per la mente. Superarle aiuta molto ad
avere fiducia nella propria preparazione e nel proprio corpo, e senza quella
non si potrebbe andare avanti. La parte dura è il durante: specie quando si
deve rivaleggiare con il cronometro e/o il cardio.
Quale è uno dei pericoli? Io credo che sia per molti l'ossessione del
cronometro. Sapere che si devono tenere ritmi ben definiti - specie se
alcuni test hanno quantificato grandezze come le soglie aerobiche e
anaerobiche - è uno stress mentale per cui nel caso non si riesca a tenerli
il rischio di accorciare l'allenaemnto per tale deficit psicologico è
notevole. Pensiamo al Km di recupero: sapere che lo si deve correre
velocemente, a un ritmo che si avvicina a quello della maratona, impone di
non rallentare troppo: ma se non si riesce a farlo e tocca rallentare è
facile che prenda uno sconforto tale da mandare tutto alle ortiche. Credo
che per molti possa accadere o stesso anche con il cardio, ossia vedere che
le pulsazioni salgono più del dovuto. Occorre la massima attenzione e
concentrazione in questi allenamenti, è essenziale non badare più di tanto
ai tempi ma alle proprie sensazioni: è ovvio che solo il podista abbastanza
esperto lo può fare ma è essenziale cercare di maturare, oltre che la
sensibilità ai ritmi, anche la sensibilità alla fatica. Gli allenamenti non
sono mai uguali, ci si arriva con carichi diversi, è ovvio che ci si è
spremuti molto non si avrà la brillantezza per reggere certi ritmi: ma io
ritengo che il valore dell'alleanmento resti tutto, e addirittura può essere
ulteriormente più allenante dal lato mentale per l'abitudine che si fa a
correre in condizioni di scarsa brillantezza (d'altronde al 30° Km tanto
freschi non si può essere...). Dato che poi se si arriva stanchi è probabile
che non si abbia il serbatorio di glicogeno pieno è probabile che si abitui
il corpo a correre cercando di utilizzare un pochino di grassi in più.
Il giovedì temevo di subire i postumi delle variazioni del martedì, avevo
programmato questo lungo da farsi in pianura a un ritmo elevato e in lieve
progressione. Clima molto umido e piovigginoso. Parto tranquillo e sento di
non avere nelle gambe la stanchezza del martedì, tutto sommato non aver
avvicinato la zona lattacida mi ha permesso di non affaticare troppo le
gambe, e eanche tutti i Km fatti non mi avevano lasciato segni. Partenza
tranquilla, dicevo, ma non troppo, riesco a veleggiare sui 4'40 senza grossi
problemi con buona facilità e scioltezza. Dopo 10Km decido di fare delle
variazioni di ritmo per non sentire la noia, ecco un mille a ritmo gara
intorno ai 4'30, recupero in scioltezza un paio di Km sui 4050 e poi parto
per un 2000 con la volontà di sciogliere la gamba e spingere un pochetto,
anche per affaticarmi un minimo per il finale. Sento buone sensazioni
nonostante un pochino di stanchezza chiudo i 2000 in 8'31 (4'18 + 4'13),
altro Km in tranquillità e parto per gli ultimi 10Km. Sento ancora la
brillantezza del 2000 che invece di affaticarmi mi hanno dato vivacità,
parto bene (2000 8'56") e reggo fino in fondo chiudendo gli ultimi 10Km in
45' spaccati. Allenamento duro però: mi accorgo che forse ho voglia di
strafare, d'altra parte la domenica non avrei corso causa gara breve e
quindi un allenamento duro e lungo ci voleva.
Sabato 1h10 di rigenerante.... e chi ha voglia di andar piano?!? Almeno un
pochino devo lasciar andare le gambe. Dato che ho sempre fatto poca salita (
i miei tendini protestavano sempre ...) , che la giornata è splendida e
assolatae che le colline mi chiamano a gran voce, mi metto alla prova con un
3000 su una salita varia ma in media sul 5%: alla fine stacco un buon 15'12"
che, con ancora nelle gambe una bella pesantezza, non è per niente male:
tranquillo poi fino a casa.
Quanto alla domenica, ho già scritto nell'altro messaggio.
Il morale, devo dire, è abbastanza a terra. Certo, fosse stato un altro tipo
di infortunio sarei messo ancor peggio invece spero di poter riprendere
abbastanza presto. La prossima settimana sarebbe stato comunque di recupero
quindi non perderò moltissimo in termini di allenamenti importanti. Dovrò
stare attento inoltre a non ingrassare, cosa che mi risulta facilissima nei
periodi di stop. Ma la motivazione c'è ancora, e la voglia di correre più di
prima.
--
Gert dal Pozzo
"..le storie hanno bisogno di circolare e di replicarsi con tutti i mezzi
possibili. Qualsiasi provvedimento cerchi di limitarle sotto questo aspetto
è un attentato contro l'evoluzione della cultura" www.wumingfoundation.com
Gert dal Pozzo
"..le storie hanno bisogno di circolare e di replicarsi con tutti i mezzi
possibili. Qualsiasi provvedimento cerchi di limitarle sotto questo aspetto
è un attentato contro l'evoluzione della cultura" www.wumingfoundation.com